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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

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Ruggero Lenci

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Architetto e professore di architettura, Ruggero Lenci insegna Composizione architettonica e urbana alla facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma. All’attività accademica affianca da anni un’intensa attività artistica correlata alla precedente ma in grado di distinguersi per le valenze artistiche ed estetiche, che fanno di Lenci un originale e riconoscibile interprete dell’arte plastica. OPERA ARCHITETTONICA Idee per il fiume Tevere; spazi per Roma; terrazze sul Tevere “La Cultura del Fiume”, progetto di Ruggero Lenci, Nilda Valentin e Stefano Catalano si propone di instaurare rinnovati rapporti tra Roma e il suo storico fiume, sinergie che si renderebbero possibili a seguito della realizzazione di una serie di terrazze panoramiche, tecnologicamente avanzate e a sbalzo collocate strategicamente sui muraglioni. Si creerebbero così punti di sosta nella turbolenza urbana, inediti luoghi di sguardo sulle bellezze del fiume e sui tessuti urbani che lo costeggiano. Una secon

Luca Franciosini

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 Professore presso la facoltà di architettura di Roma Tre; è nato ad Orvieto il 27 maggio 1957, si è laureato presso l’Università degli Studi “La Sapienza”, Facoltà di Architettura di Roma, con lode. Nel 1992 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica e nel 1994 svolge per un periodo il ruolo di professore alla Carnegie Mellon University di Pittsburh (USA), dove è responsabile del Second Year Design Studio, masonry and wood construction. Emerge chiaramente la grande importanza nel suo pensiero dell’elemento archetipo. si dedicò ad indagare la natura dei fenomeni architettonici investigando la complessità verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base essenziali e fondativi del pensiero costruttivo dell’architettura dove: “forma e significato trovano la loro prima motivazione d’essere”. Si fa promotore di un approccio multidisciplinare al progetto, che intersechi trasversalmente la disciplina creativa, quanto l’archeologia, la storia, e tutto ciò ch

Programmi per le Aree

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Scelte aree

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Formalizzazione Programmi

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Approfondimento Elisa Montessori

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  Elisa Montessori  Le pantofole di Paribanu (dalle Mille e una Notte), 2000 Parola scelta: Narrazione "Si tratta di un simbolo ambivalente, perché sono la prima cosa che vedi quando ti alzi la mattina, però anche l’ultima cosa che lasci quando muori, rappresentano ciò che non ti serve più" Figura Mantrica.

Approfondimento sull'artista Mimmo Rotella

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  Mimmo Rotella, Titolo :  Cinemascope Eseguito nel 1962 ( titolo e anno di realizzazione sul retro) Esposizioni: Mimmo Rotella, Galleria Il Centro, Napoli, 1972 Parola: Décollage Mimmo Rotella è considerato uno dei principali protagonisti della scena artistica italiana del XX secolo, come anche del Noveau Réalism e della Pop Art Italiana. Si notano come un lavoro dall'altro sia distinguibili per i diversi volti sempre presenti nelle opere. Inoltre i volti sono proprio star della Dolce vita dell'epoca. Presenti anche gli strappi non casuali sul quadro che indicano l'azione del Décollage e dello strappo fatto sul cartellone di origine magari. Scritte che si presentano leggibili oppure mancanti di qualche lettera e poco leggibili.

Ipotesi di Programma - Prime Riflessioni

 Prime Riflessioni Le aree della TTline di mio interesse sono due : la 3TTline ( scalo Pinedo) e la 4TTline di completo abbattimento e rifacimento. 1. Scelta per Passione:  Centro Sociale per le Arti La prima ipotesi si basa su un idea nata per situare in unico posto le cose che personalmente mi interessano e sono: l'arte, la musica, e il cinema. Avevo pensato ad un Centro sociale delle Arti e cioè vari spazi in cui si ha la possibilità di fare arte ed esporla. Quindi non solo laboratori che permettono di avere un luogo in cui concedersi alla concentrazione e al lavoro ma anche spazi in cui si espone, organizzando eventi e godere del lavoro esposto e anche luogo per incontri e scambi da questo punto di vista.  Il fatto che l'obbiettivo sia anche sociale, fa nascere l'esigenza di avere spazi in cui si devono accogliere questi eventi e organizzati ,con l'integrazione anche di bar o ristornate.  La Driving Force è fare di questo posto, non solo un occasione per fare arte,

To do per incontro del 5 Ottobre- Elisa Montessori

Letto il capitolo di Giovanna De Sanctis Ricciardone ho trasposto alcune domande su Elisa Montessori , di cui ho ricercato e mi sono documentata anche attraverso interviste che le sono state rivolte in passato. Cerco di porre le domande in modo cronologico rispetto alla vita della Signora Elisa Montessori. 1) Nel 1955 vince una borsa di studio che l'avrebbe portata a Parigi. In quegli anni a Parigi abita un secondo dopo guerra che porta alcuni personaggi della Scuola di Parigi ,come Orazi , ad avvicinarsi all'arte astratta. In particolare quest'ultimo dopo questa fase entra  in un'espressione artistica che coniugava pittura e scultura: tale esperienza rientrò nella sperimentazione di quella che veniva denominata nella cerchia parigina la "Peinture en Relief". Dato che lei stessa non si è mai identificata con una tendenza o un gruppo , pensa che se avesse frequentato questi ambienti parigini, questi l' avrebbero portata a considerazioni diverse e quindi ad

Laboratorio di Progettazione IV : CAMPUS DIDATTICO E CULTURALE A PORTA PORTESE

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